RACCONTANO DI NOI

tratto dal Capolavoro Scolastico del nostro giovane allievo Giovanni

Nel corso dell’ultimo anno ho avuto l’opportunità di vivere un’esperienza che ha lasciato un segno profondo nella mia crescita personale: il conseguimento di due brevetti di apnea grazie al corso “Matti per l’apnea”. Questa avventura è stata molto più di un semplice percorso sportivo: è stata un’occasione per mettermi alla prova, superare i miei limiti, conoscere il mio corpo e il mio respiro, e vivere il mare in un modo del tutto nuovo.

Fin dall’inizio, il corso ha saputo accogliermi in modo semplice ma estremamente efficace. Nonostante la mia scarsa esperienza iniziale, i rudimenti dell’apnea sono stati spiegati con grande chiarezza e accessibilità, permettendomi di comprendere rapidamente le basi tecniche e mentali di questa disciplina. Ogni lezione era costruita per accompagnare gradualmente gli allievi, valorizzando i progressi individuali e favorendo un ambiente di apprendimento sereno e motivante.
Oltre agli allenamenti in acqua, abbiamo affrontato anche delle sedute di yoga, pensate per insegnarci il controllo della respirazione e la gestione della mente prima e durante l’apnea. Questi momenti di calma e consapevolezza si sono rivelati fondamentali per affrontare le immersioni in modo lucido e rilassato, e mi hanno aiutato a sviluppare una maggiore padronanza del mio respiro.

Tra le esperienze più significative vissute durante questo percorso c’è sicuramente l’immersione al Cristo degli Abissi, nella baia di San Fruttuoso: un’immagine che porterò sempre con me. Scendere lentamente verso quella statua sommersa, circondato dal silenzio del mare e dalla bellezza dei fondali liguri, è stato qualcosa di quasi mistico. Un momento di connessione profonda con l’ambiente marino e con me stesso.

A questo si aggiungono due intensi weekend presso la Y-40, la piscina termale più profonda del mondo. In quel luogo straordinario ho potuto affinare le tecniche apprese, immergendomi oltre i 20 metri in sicurezza, sotto la guida di istruttori esperti. Sono stati giorni di fatica, ma anche di grandi soddisfazioni: ogni metro conquistato in profondità rappresentava un traguardo, una vittoria sul timore e sull’incertezza.

Infine, non posso non ricordare le numerose uscite in mare lungo la costa ligure, che mi hanno permesso di applicare quanto appreso in un ambiente naturale, affrontando le variabili del mare aperto: la temperatura, la visibilità, le correnti. Ogni immersione era un’occasione per imparare qualcosa di nuovo e per rafforzare la mia passione per l’apnea.

Questa esperienza mi ha insegnato il valore della disciplina, della preparazione e della calma interiore. Ma, soprattutto, mi ha fatto scoprire un mondo che prima ignoravo: quello dell’apnea, dove il silenzio diventa forza, e il respiro – o meglio, la sua assenza – diventa consapevolezza.